venerdì 27 maggio 2011

Ombre, luci, lune


Di giorno si presenta così: bianca e tagliente.

L'abbiamo esplorata di notte, quando si libera dalla sua immobilità e si riempie di fantasmi, ombre, luci, lune.
La nostra sola presenza ha contribuito al suo risveglio, al suo contatto con quello che non avrebbe mai previsto: camminatori lunari attratti da promesse lunari.
Abbiamo visto luce e siamo accorsi come falene.
Siamo già arrivati?
TONK
Un vetro!
Questa luna è inespugnabile.
Non può essere la nostra luna.
Ripartiamo.



Prima di andare, nel buio, profaniamo ancora lo spazio neutro racchiuso dal recinto. Il gioco improvvisato fuori dal tempo prestabilito dà un nuovo senso, anche se temporaneo, al luogo.
Scavalchiamo un'altra volta.
La chiesa rimane di nuovo sola, con la speranza che qualche altra carovana notturna le mostri ancora la verità. Sola ed esclusa dalla città che continuamente cambia le sue forme.









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